* In occasione del 150° anniversario dell'UNITÀ D'ITALIA 1861 - 2011, si è avviata questa pubblicazione della Storia del Risorgimento e della Grande Guerra con Gallerie *   - Pubblicazione avviata nel Marzo 2010 - 

* Nel 1861 avvenne il compimento del primo processo di unificazione dell'ITALIA . Dal 17 marzo 1861 gli Italiani possono riconoscersi in un'unica Patria chiamata ITALIA. Il Risorgimento nacque nell'animo degli uomini seguita dalle rivolte, sommosse avvenute all'inizio dell'ottocento in diverse città italiane per culminare idealmente nelle Cinque Giornate di Milano e nell'Insurrezione di Venezia seguite dalla Prima Guerra d'Indipendenza. Formalmente l'unificazione dell'ITALIA inizia il 1948 con la Prima Guerra D'Indipendenza e termina il 1918 con La Grande Guerra * 

Questa è la storia di un popolo che si risvegliò  dopo tanti secoli nel desiderio di libertà e di un'unica Patria:  L'ITALIA

INTRODUZIONE

Se diverse individualità come Garibaldi, Cavour furono indiscutibilmente determinanti per il Risorgimento, tali individualità dovrebbero essere considerate anche come elementi catalizzatori attraverso i quali si condensò ed espresse al meglio l'aspirazione del Popolo Italiano alla leggittima autodeterminazione. Alla fine della Prima Guerra D'Indipendenza divenne chiaro che l'Italia non poteva essere una federazione ma poteva solamente riunificarsi in un'unica nazione e le sommosse popolari non sarebbero mai state decisive senza l'intervento di Casa Savoia. Fu necessario quasi un secolo affinchè tutto il Popolo Italiano si riunificasse.

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 Data Doc. 7 ag. 2010                          L'UNITÀ  D'ITALIA           

Per la prima volta, il 17 marzo 1861, con la proclamazione del Regno D’Italia, gli italiani potevano riconoscersi in un’unica Patria. Pur essendo l’unità degli italiani basata su una condivisa identità culturale fatta di storia, tradizioni, sentimenti, che ci inorgogliscono, si devono ricordare tutti coloro che hanno combattuto anche a prezzo della loro vita, per fare l’Italia. Lo scopo della pubblicazione della Storia del Risorgimento e della Grande Guerra con Gallerie è quella di mostrare la ferma volontà, l’impeto, l’immane sacrificio di quegli italiani che credevano nell’Italia unita e libera. Dalla lettura del profilo storico emerge un Risorgimento nato e sempre sostenuto dalla gente. L’unificazione dell’Italia è il frutto di un tormentato e sofferto processo durato quasi un secolo, dal 1820 al 1918, con un ingente tributo di sangue. Hanno dato la vita per l’Italia in quasi 200.000 nel Risorgimento tra il 1820 e il 1870 (cifra notevole per quell' epoca) e in quasi 640.000 nella Grande Guerra. I feriti, i mutilati e dispersi ammontano a 3 milioni (1820 - 1918). Credevano nell’Unità d’Italia anche quelli che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale prima e dopo l’armistizio del settembre 1943. Ci credevano quelli della Resistenza e coloro che hanno reso possibile la proclamazione della Repubblica Italiana ed hanno scritto la Costituzione. Il ringraziamento è dovuto: a quel Popolo Italiano insorto innumerevoli volte dal 1820 ovunque in Italia e che ha partecipato in vari modi alle fasi successive, a Casa Savoia con l’Esercito del Regno di Sardegna, alle grandi individualità come Mazzini, Garibaldi, Cavour, Re Vittorio Emanuele II, e alle Forze Armate Italiane. Grazie a loro l’Italia il 4 novembre 1918 era finalmente unita. La Patria che abbiamo ereditato, è una e indivisibile. Sta a noi tramandarla ai nostri figli, unita con tutte le sue ricchezze senza mai dimenticare il sacrificio di coloro che credettero nella Patria Italia.      [7/8/2010, C.Convertino]

    Firmato:   AVIAZIONE - ITALIANA.IT , AERONAUTICA - ITALIANA.IT , AQUILE - ITALIANE.IT

       RIS 021.jpg   Art. Giacomelli - Battaglia di Pastrengo 30 aprile 1848

  RIS 005.JPG   2° Guerra d'Indipendenza Art.Fattori - Battaglia di Magenta 4 giugno 1859

                                                                                  VERSO IL RISORGIMENTO

 In Inghilterra avvenne nel 1649 che il Re Carlo I fu giudicato colpevole e giustiiziato sul patibolo. Carlo I degli Stuart era divenuto Re nel 1625 e fu sempre sordo alle continue richieste parlamentari delle quali ricordiamo la Peticion of Rights del 1628 con la quale si chiedevano maggiori garanzie nei confronti dei carceramenti arbritari e l'approvazione parlamentare delle nuove tasse. In risposta Carlo I sciolse il parlamento e perseguì tutti i suoi avversari politici. Con questo clima si giunse nel 1642 alla guerra civile guidata da Oliviero Cromwell. Giustiziato Carlo I subentrò la Repubblica che presto degenerò in un regime sotto Cromwell. Morto Cromwell nel 1658, ben presto nel 1660 avvenne la restaurazione della monarchia con Carlo II Stuart, figlio di Carlo I. In questo periodo della storia della Gran Bretagna, per la prima volta un parlamento era entrato in forte contrasto col sovrano per rivendicare dei diritti e a causa dell'assolutismo si giunse infine ad una rivoluzione con esecuzione finale del sovrano ed instaurazione di una forma repubblicana. La monarchia si restaurò ma fu il primo paese che si avviò nel tempo verso una monarchia costituzionale : il parlamento era diventato un protagonista della vita del paese. Non vi furono però importanti ripercussioni nelle monarchie continentali europee.

In Europa il settecento fu il secolo dell’illuminismo, durante il quale presero forma l’idea di nazione, di patria basata sui popoli. Nelle colonie inglesi in America avvennero le prime rivolte che condussero il 4 luglio 1776, alla Dichiarazione d’Indipendenza redatta da Jeffferson, Franklin e Adams. La dichiarazione, tra le altre cose, sosteneva il diritto dei popoli all’autodeterminazione. Nel 1783 nacquero gli Stati Uniti e nel 1789 fu adottata la nuova Costituzione Americana e nominato il 30 aprile il primo Presidente degli Stati Uniti George Washington. Invece in Europa la Rivoluzione Francese scoppio nel luglio del 1789, seguita dal periodo napoleonico tra il 1796 e il 1814. Si diffusero le idee d'uguaglianza, fraternità e legalità . Durante la campagna italiana di Napoleone, furono fatte e disfatte diverse repubbliche in Italia ma, di fatto, la penisola diventò ben presto una provincia dell’impero napoleonico, controllata direttamente con delle annessioni alla Francia e indirettamente. Furono subito disattese le speranze per la nascita di una nazione italiana indipendente e non poteva essere altrimenti in quell’epoca, in quel contesto. Il progetto imperiale europeo desiderato da Napoleone fallì e col congresso di Vienna del 1814 si attuò una restaurazione che riportava l’Europa e quindi anche l’Italia, a com’erano prima di Napoleone.

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